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REGIME FORFETTARIO - CALCOLARE TASSE E CONTRIBUTI

Aggiornamento: 11 ott 2024

REGIME FORFETTARIO - CALCOLARE TASSE E CONTRIBUTI

Un momento molto delicato e rilevante per tutti i Commercianti, Artigiani, Professionisti e Freelance con un Partita Iva in Regime Forfettario è rappresentato dal calcolo delle tasse e dei contributi previdenziali che dovranno essere versati nell’anno. L’obiettivo di questo estratto è pertanto quello di fornire delle linee guida da poter utilizzare al fine di avere un’idea precisa in merito all’ammontare delle tasse e dei contributi che dovranno essere pagati nel corso dell’anno. Ciò è molto importante sia per una valutazione in merito alla convenienza dell’apertura di una Partita Iva in Regime Forfettario, sia per analizzare e sottoporre ad un esame sempre dettagliato “i conti” della vostra attività. Quattro passaggi sono fondamentali per determinare le vostre tasse e i vostri Contributi previdenziali da versare: Calcolare e sommare tutti i ricavi ed i compensi percepiti nel periodo d’imposta; A tale risultato occorrerà applicare il relativo Coefficiente di Redditività, differente per ogni Attività Economica, e che si desume dal proprio Codice ATECO. Tale passaggio viene effettuato al fine di snellire l’ammontare dei ricavi percepiti nell’anno, di una percentuale di costi determinati su base forfettaria; Al risultato proveniente dal precedente passaggio, si sottraggono tutti i Contributi Previdenziali pagati nel corso del periodo di imposta di riferimento (Unico altro costo deducibile, oltre la percentuale di costi forfettari); Ultimo passaggio è applicare all’ammontare che ne deriva l’Imposta Sostitutiva nella percentuale del 5% (per i primi 5 anni di attività) o del 15%, e procedere al calcolo dei Contributi Previdenziali. Con lo scopo di valutare tutte le possibili eventualità, forniamo 4 differenti esempi a seconda del tipo di attività e da quanti anni la stessa viene svolta: Commerciante o Artigiano in Start-up Commerciante o Artigiano dopo il quinto anno di attività Professionista o Freelance in Start-up Professionista o Freelance dopo il quinto anno di attività ARTIGIANI E COMMERCIANTI IN START-UP: CALCOLO TASSE E CONTRIBUTI In tale primo esempio consideriamo un Agente di Commercio che abbia avviato la propria attività con una Partita Iva in Regime Forfettario da 3 anni (dunque può ancora usufruire della riduzione dell’aliquota dell’imposta sostitutiva al 5% per il calcolo delle proprie tasse) e che nell’ultimo periodo d’imposta abbia percepito 50.000 euro di ricavi. A tale ammontare, e al fine di determinare il Reddito Lordo, bisognerà in prima battuta applicare il Coefficiente di Redditività in relazione al Codice Ateco dell’attività svolta, che nel nostro specifico esempio è quella di Agente di Commercio. Per tale categoria il Coefficiente di Redditività è pari al 62%, e ciò significa che solamente sul 62% dei 50.000 euro di ricavi percepiti verranno pagate imposte e contributi, mentre il restante 38% non sarà tassato (in quanto considerati Costi Forfettari). Il Reddito Lordo sarà pertanto pari a 31.000 Euro (il 62% di 50.000 euro). I Costi Forfettari saranno pari a 19.000 Euro (50.000 – 31.000). Prima di procedere al calcolo dell’Imposta Sostitutiva, l’unico costo che possiamo dedurre dal totale dei ricavi oltre a quello dei Costi Forfettari, sarà dato dal totale dei Contributi Previdenziali INPS Gestione Commercianti pagati nell’anno. N.B.: Gli Agenti di Commercio sono tenuti a versare, oltre i Contributi Previdenziali Inps, anche i contributi previsti dall’ENASARCO (anch’essi deducibili dall’ammontare che ne deriva), che tuttavia nel nostro esempio non verranno considerati per semplicità. Il passaggio successivo sarà, dunque, caratterizzato dal Calcolo dei Contributi Previdenziali sul Reddito Lordo, tema già approfondito in precedente articolo. In particolare, i Contributi Previdenziali di Commercianti ed Artigiani prevedono il versamento di Contributi fissi e di Contributi in percentuale. I Contributi fissi per i Commercianti saranno pari a 3.850,52 Euro fino al reddito lordo di 15.953 Euro. La parte eccedente del Reddito Lordo, e cioè 15.047 Euro (31.000 – 15.953), sarà soggetta al versamento di 3.624,82 Euro (cioè il 24,09% di 15.047 Euro). Il totale dei contributi previdenziali, pertanto, sarà pari ad Euro 7.475,34 (3.850,52 Euro di contributi fissi + 3.624,82 Euro di Contributi a Percentuale) Al Reddito Lordo già ridotto dei Costi Forfettari, andiamo a sottrarre i Contributi Previdenziali pagati alla gestione Commercianti INPS. Il risultato quindi sarà pari ad Euro 23.524,66 (31.000– 7.475,34). Si può procedere ora al calcolo dell’Imposta Sostitutiva del 5% sul Reddito Lordo, diminuito dei Contributi Previdenziali. L’imposta sostituiva sarà quindi pari ad Euro 1.176,23 (il 5% di 23.524,66). Tabella riassuntiva: RICAVI PERCEPITI 50.000 Euro REDDITO IMPONIBILE LORDO 50.000 X 62% = 31.000 Euro CONTRIBUTI PREVIDENZIALI 7.475,34 Euro REDDITO IMPONIBILE NETTO 31.000 – 7.475,34 = 23.524,66 Euro IMPOSTA SOSTITUTIVA 5% IMPOSTA DA VERSARE 23.524,66 X 5% = 1.176,23 Euro In conclusione, un Agente di Commercio titolare di Partita Iva nel Regime Forfettario nei primi 5 anni di attività, che abbia raggiunto un volume di ricavi annuali pari a 50.000 Euro sarà tenuto a versare: Contributi Previdenziali INPS pari a 7.475,34 Euro; Imposta Sostitutiva (IRPEF) pari a 1.176,23 Euro; Qualora il Commerciante fosse già in possesso di una propria Contribuzione personale può avere diritto ad un’esenzione o riduzione dal pagamento dei Contributi INPS alla Gestione Commercianti, in particolare; Se possiede Contribuzione INPS da lavoro dipendente full time: Ha diritto all’esenzione Se possiede Contribuzione INPS derivante da reddito da pensione: Ha diritto ad una riduzione del 50% N.B. Tutti i Commercianti e gli Artigiani hanno la possibilità di richiedere, tramite il proprio cassetto previdenziale, la riduzione dei Contributi fissi e in percentuale del 35%. ARTIGIANI E COMMERCIANTI DOPO IL QUINTO ANNO DI ATTIVITA’: CALCOLO TASSE E CONTRIBUTI La riduzione dell’aliquota di Imposta Sostitutiva al 5% è possibile esclusivamente per i primi 5 anni di attività nel regime fiscale Forfettario. Ne deriva, pertanto, che dal sesto anno in avanti, e fino a quando si permane all’interno del Regime Forfettario, l’Imposta Sostitutiva verrà innalzata dal 5% al 15%. Di conseguenza, valutiamo quanto l’aumento dell’aliquota di imposta sostitutiva vada ad impattare sull’ammontare delle imposte da pagare. Ipotizziamo, al fine di avere un confronto efficace, lo stesso Agente di Commercio del precedente esempio, titolare di Partita Iva nel Regime Forfettario da 7 anni e che nell’ultimo anno abbia registrato lo stesso volume di ricavi pari a 50.000 Euro. I passaggi sono i medesimi previsti nel precedente esempio, pertanto partiamo con il calcolare il Reddito Lordo applicando al totale di Ricavi l’Indice di Redditività pari al 62% dello specifico Codice Ateco. Il reddito Lordo, come nell’esempio precedente, è pari a 31.000 Euro. Allo stesso modo, anche il calcolo dei Contributi Previdenziali rimarrà inalterato, e questi saranno pari a 7.475,34 Euro (Fissi + Percentuale Inps Gestione Commercianti). Al Reddito Lordo già ridotto dei Costi Forfettari, andiamo a sottrarre i Contributi Previdenziali pagati alla gestione Commercianti INPS. Il risultato quindi sarà pari ad Euro 23.524,66 (31.000– 7.475,34). Fino a questo passaggio nulla è variato. Bisognerà, tuttavia, applicare ora l’aliquota del 15% (in luogo del 5% previsto precedentemente). L’imposta sostitutiva sarà pari a 3.528,70 Euro. Tabella riassuntiva: RICAVI PERCEPITI 50.000 Euro REDDITO IMPONIBILE LORDO 50.000 X 62% = 31.000 Euro CONTRIBUTI PREVIDENZIALI 7.475,34 Euro REDDITO IMPONIBILE NETTO 31.000 – 7.475,34 = 23.524,66 Euro IMPOSTA SOSTITUTIVA 15% IMPOSTA DA VERSARE 23.524,66 X 15% = 3.528,70 Euro In conclusione, un Agente di Commercio titolare di Partita Iva nel Regime Forfettario dopo i primi 5 anni di attività, che abbia raggiunto un volume di ricavi annuali pari a 50.000 Euro sarà tenuto a versare: Contributi Previdenziali INPS pari a 7.475,34 Euro; Imposta Sostitutiva (IRPEF) pari a 3.528,70 Euro; Qualora il Commerciante fosse già in possesso di una propria Contribuzione personale può avere diritto ad un’esenzione o riduzione dal pagamento dei Contributi INPS alla Gestione Commercianti, in particolare; Se possiede Contribuzione INPS da lavoro dipendente full time: Ha diritto all’esenzione Se possiede Contribuzione INPS derivante da reddito da pensione: Ha diritto ad una riduzione del 50% N.B. Tutti i Commercianti e gli Artigiani hanno la possibilità di richiedere, tramite il proprio cassetto previdenziale, la riduzione dei Contributi fissi e in percentuale del 35%. PROFESSIONISTI E FREELANCE IN START-UP: CALCOLO TASSE E CONTRIBUTI Per quanto concerne i Professionisti e i Freelance le modalità di calcolo dell’Imposta Sostitutiva sono perfettamente analoghe a quanto previsto per i Commercianti e per gli Artigiani. Ciò che realmente differenzia queste diverse categorie è il calcolo dei Contributi Previdenziali. Dimostriamo con un esempio semplice quanto appena asserito. In particolare, ipotizziamo il caso di un Fisioterapista ancora in fase di Start-Up, titolare di Partita Iva da 4 anni, che abbia totalizzato un ammontare di compensi nell’ultimo anno pari a 25.000 euro. Avendo aperto la propria Attività da meno di 5 anni, e ipotizzando il rispetto tutti gli altri requisiti previsti dalla legge, l’Imposta sostitutiva da applicare al reddito imponibile sconterà l’aliquota del 5%. In primo luogo, e come già visto in precedenza, andiamo ad individuare l’Indice di Redditività determinato per questa specifica attività professionale, identificabile dal Codice ATECO scelto in fase di apertura della Partita Iva. Per i fisioterapisti tale indice è pari al 78% e dovrà essere applicato all’ ammontare dei ricavi o compensi percepiti nel periodo d’imposta. Il Reddito Lordo risulta essere pari a 19.500 Euro (il 78% di 25.000 Euro). Ne consegue che la restante parte di percentuale del 22% viene considerata come Costi Forfettari che il professionista ha sostenuto nel corso dell’anno. Vengono, pertanto, stimati 5.500 Euro di Costi Forfettari. Prima di procedere al calcolo dell’Imposta Sostitutiva, l’unico costo che possiamo dedurre dal totale dei ricavi oltre a quello dei Costi Forfettari, sarà dato dal totale dei Contributi Previdenziali INPS Gestione Separata pagati nell’anno. Pertanto, tali Professionisti senza cassa sono obbligati ad iscriversi alla Gestione Separata INPS per il pagamento dei propri contributi previdenziali e, dal 1 Gennaio 2017, la percentuale di contribuzione è pari al 25,72%. Ne consegue, che i Contributi Previdenziali in Gestione Separata INPS saranno pari a 5.015,40 Euro (il 25,72% di 19.500 Euro). Al Reddito Lordo già ridotto dei Costi Forfettari, andiamo a sottrarre i Contributi Previdenziali pagati alla Gestione Separata INPS. Calcoliamo ora l’imposta sostitutiva sul Reddito Lordo ridotto dei Contributi Previdenziali pagati nell’anno (19.500 – 5.015,40 = 14.484,60). L’Imposta Sostitutiva del 5% sarà pari a 724,23 Euro (il 5% di 14.484,60). N.B: Si ricorda che nel primo anno di attività non si pagheranno Contributi INPS in Gestione Separata. Il primo pagamento di tali contributi ci sarà nell’anno successivo, in fase di dichiarazione del reddito del periodo d’imposta precedente. Ne consegue, che durante la prima dichiarazione il reddito imponibile non potrà essere ridotto dei Contributi (In quanto, come evidenziato in precedenza non sono stati pagati). Per semplicità, in tale esempio si presume che i contributi siano stati pagati nel medesimo anno dei ricavi ottenuti. In conclusione, un Fisioterapista titolare di Partita Iva nel Regime Forfettario nei primi 5 anni di attività, che abbia raggiunto un volume di ricavi annuali pari a 25.000 Euro sarà tenuto a versare: Contributi Previdenziali INPS pari a 5.015,40 Euro; Imposta Sostitutiva (IRPEF) pari a 724,23 Euro; Nel caso in cui il Fisioterapista fosse già in possesso di una propria Contribuzione personale derivante da Contribuzione INPS da lavoro dipendente full time o da Contribuzione INPS derivante da reddito da pensione, avrebbe diritto ad una riduzione della percentuale di Contributi in Gestione Separata che passerebbe quindi dal 25,72% al 24%. In tale ipotesi, i Contributi Previdenziali INPS in Gestione Separata saranno più bassi, cioè pari a 4.680 Euro (il 24% di 19.500) mentre di conseguenza l’Imposta Sostitutiva sarà poco più alta e cioè 741 Euro (il 5% di 14.820 Euro). Tabella riassuntiva: RICAVI PERCEPITI 25.000 Euro REDDITO IMPONIBILE LORDO 25.000 X 78% = 19.500 Euro CONTRIBUTI PREVIDENZIALI 19.500 X 25,72% = 5.015,40 Euro REDDITO IMPONIBILE NETTO 19.500 – 5.015,40 = 14.484,60 Euro IMPOSTA SOSTITUTIVA 5% IMPOSTA DA VERSARE 14.484,60 X 5% = 724,23 Euro PROFESSIONISTA O FREELANCE DOPO IL QUINTO ANNO DI ATTIVITA’: CALCOLO TASSE E CONTRIBUTI Per completezza, nel nostro ultimo esempio analizzeremo quante tasse e contributi previdenziali pagherà lo stesso Fisioterapista esaminato nel precedente esempio, considerando però che non sia più in fase di Start-up, ma che sia titolare di Partita Iva da 6 anni. Presupponiamo che tale Fisioterapista, al fine di un efficace confronto, abbia registrato nell’anno un volume di ricavi uguale a quanto previsto nell’esempio precedente, pari a 25.000 Euro. Ne consegue che a fronte di un Indice di Redditività pari al 78%, avremo il medesimo ammontare di Costi Forfettari pari a 5.500 Euro e lo stesso Reddito Lordo pari a 19.500 Euro. Da sottolineare, in prima battuta, che anche i Contributi INPS in Gestione Separata da versare saranno identici a quanto previsto nel precedente esempio, dunque pari a 5.015,40 Euro (19.500 x 25,72%). Ciò che realmente varia è l’aliquota dell’Imposta Sostitutiva che passerà dal 5% al 15%. A livello di tassazione, pertanto, ci sarà una maggiorazione e più nello specifico l’ammontare dell’Imposta Sostitutiva sarà pari a 2.172,69 Euro. In tale ultimo esempio quindi il Fisioterapista, titolare di Partita Iva in Regime Forfettario da più di 5 anni, verserà: 5.015,40 Euro di Contributi Previdenziali; 2.172,69 Euro di Imposta Sostitutiva; Nel caso in cui il Fisioterapista fosse già in possesso di una propria Contribuzione personale derivante da Contribuzione INPS da lavoro dipendente full time o da Contribuzione INPS derivante da reddito da pensione, avrebbe diritto ad una riduzione della percentuale di Contributi in Gestione Separata che passerebbe quindi dal 25,72% al 24%. In tale ipotesi, i Contributi Previdenziali INPS in Gestione Separata saranno più bassi, cioè pari a 4.680 Euro (il 24% di 19.500) mentre di conseguenza l’Imposta Sostitutiva sarà poco più alta e cioè 2.223 Euro (il 15% di 14.820 Euro). Tabella riassuntiva: RICAVI PERCEPITI 25.000 Euro REDDITO IMPONIBILE LORDO 25.000 X 78% = 19.500 Euro CONTRIBUTI PREVIDENZIALI 19.500 X 25,72% = 5.015,40 Euro REDDITO IMPONIBILE NETTO 19.500 - 5015,40 = 14.484,60 Euro IMPOSTA SOSTITUTIVA 15% IMPOSTA DA VERSARE 14.484,60 X 15% = 2.172,69 Euro Con questi 4 esempi abbiamo potuto analizzare per Macro-categorie, le diverse possibilità di tassazione nel Regime Forfettario e l’impatto che i Contributi Previdenziali avranno per le vostre casse. Rispetto agli altri regimi fiscali esistenti in Italia, il Regime Forfettario si presenta veramente molto vantaggioso, e dopo diverse modifiche che si sono susseguite negli anni, sembra ora aver trovato un inquadramento definitivo. In particolare, per i Freelance e Professionisti (in Gestione Separata o con cassa autonoma), l’apertura di Partita Iva in Regime Forfettario risulta sempre particolarmente conveniente, in quanto come visto sia l’imposta sostitutiva che i Contributi Previdenziali INPS sono calcolati in percentuale sul fatturato, non prevedendo un’uscita fissa annuale. Dunque anche a fronte di un volume di ricavi basso, non bisognerà pagare un ammontare di Contributi Previdenziali fisso ed esorbitante, ma gli stessi verranno calcolati in percentuale in base al fatturato generato. Discorso diverso e meritevole di un’analisi più approfondita riguarda le attività rientranti nelle categorie dei Commercianti ed Artigiani, le quali come già accennato in precedenza e più volte in altri articoli, sono tenute a versare dei contributi fissi annuali a prescindere dal fatturato prodotto nel periodo d’imposta. Per tali categorie è consigliabile procedere all’apertura di una Partita Iva quando vi è la certezza di raggiungere un volume di ricavi che si avvicina, o meglio ancora ecceda, l’ammontare annuo di circa 15.000 Euro, onde evitare di versare Contributi Previdenziali sproporzionati rispetto all’effettivo fatturato generato. E’ maggiormente necessario in tali casi limite, procedere ad una consulenza con un professionista specializzato, il quale possa consigliarvi su quale sia la strada fiscale e previdenziale più conveniente da intraprendere.

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